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La durata di un contratto di questo tipo è molto variabile ed è funzione delle circostanze particolari che si presentano di volta in volta per ciascun Ecosistema Residenziale Autosufficiente a cui fa riferimento. Presumibilmente possiamo considerare validi vincoli che oscillano tra i due e i dieci anni, tuttavia è possibile prevedere anche periodi molto diversi. Mediamente si stipulano contratti quinquennali.
La protezione delle parti è talmente alta da potersi definire addirittura "blindata", nel senso di assolutamente garantita per tutti. I dettagli vengono comunicati esclusivamente ai reali interessati. Ricordiamoci sempre che trattasi di un progetto etico e solidale.
Chi è interessato ad acquisire un immobile, al fine di abitarlo o condividerlo con una persona di famiglia o con altri, scoprirà subito un'enorme convenienza nell'applicazione della formula di "Gestione Patrimoniale Solidale" poiché i risultati che si possono ottenere sono enormemente superiori rispetto alle condizioni possibili fino a ieri.
Infatti, i benefici più importanti che si possono notano immediatamente sono:
Recupero certificato e garantito dell'intero Fondo di partecipazione al completamento dell'E.R.A. entro la data prestabilita, oltre gli interessi legali;
Diritto di prelazione nel caso di un'eventuale proposta di acquisto da parte di terzi;
Possibilità di abitare in prima persona la residenza scelta, a costo complessivo praticamente nullo;
L'immobile scelto, in quanto inserito all'interno di un “Ecosistema Residenziale Autosufficiente”, infatti, può usufruire di tutti i benefici aggiuntivi previsti. In questo modo la permanenza nello stesso, prevista dal contratto di Gestione Patrimoniale Solidale, si traduce in un ulteriore e notevole incremento di benefici dovuti al possibile azzeramento della gran parte delle spese residenziali classiche (cibo, acqua, energia, mobilità, ecc...).
Possibilità di fruire delle numerose opportunità associative offerte ai residenti allo scopo di generare veri e propri redditi, secondo i principi economici tradizionali, in funzione dei talenti e degli impegni che si vorranno offrire liberamente.
Possibilità di “provare”, per un certo periodo di tempo, senza alcun rischio e senza alcun costo reale, la soddisfazione prodotta dall’uso dell'immobile scelto che può essere, eventualmente, lasciato ad altri nel momento stesso in cui non si ritiene più idoneo alle proprie necessità.
Grazie all'intervento di uno staff indipendente di esperti nel settore, di legali e di tecnici, convenzionati con la nostra associazione, tutti i movimenti amministrativi e finanziari riguardanti le parti in causa durante una operazione di “Gestione Patrimoniale Solidale” sono monitorati attentamente dall'inizio alla fine.
In questo modo le garanzie offerte alle parti in causa sono sempre della massima affidabilità possibile.
I costi convenzionati di questi supporti professionali rientrano tra quelli previsti all'interno del Fondo di completamento concordato.
Nella malaugurata ipotesi in cui, a fine contratto, i proprietari non potessero restituire quanto concordato con il comodatario, quest'ultimo avrà a disposizione diverse garanzie, tra le quali sono previste polizze assicurative, fidejussorie e garanzie ipotecarie, tali da recuperare in ogni caso e in breve tempo almeno quanto concordato, oltre alle spese sostenute per attivarle.
Grazie alla soluzione di “Gestione Patrimoniale Solidale” i proprietari ricevono una serie di importanti benefici attraverso i quali incrementano, in modo considerevole e in breve tempo, il valore del loro immobile.
Questi effetti si percepiscono nettamente già a partire da qualche mese dopo l'avvio dell'accordo. Infatti, pur volendo trascurare la notevole importanza di disporre di liquidità in particolari momenti critici della vita di chi opta per questa soluzione, senza accedere ai circuiti finanziari tradizionali, intervengono altri importantissimi benefici.
L'ingresso dell'immobile in un “Ecosistema Residenziale Autosufficiente”, promosso dalla nostra associazione, inoltre, presuppone la necessità di un riadattamento di alcune funzionalità immobiliari particolarmente importanti.
Questo fatto produce, tra l'altro, un considerevole incremento dell'appetibilità dell'immobile in questione e quindi del suo valore.
La nuova proposta sul “mercato immobiliare”, quindi, interesserà un maggior numero di potenziali acquirenti che avranno, anche loro, tutto il tempo di valutare l'opportunità nascente di divenire autosufficienti, già a partire dal giorno dopo l'eventuale acquisto dell'immobile.
Tutto ciò diventa ancora più interessante quando, oltre all'autosufficienza, si dimostra anche la possibilità di ottenere benefici economici aggiuntivi, proprio grazie alla scelta residenziale effettuata.
Contestualmente, lo stesso proprietario sarà molto più interessato a conservare la proprietà dell'immobile. Considerando anche il notevole incremento della eventuale rendita locativa, che matura a fine contratto, infatti, nascono nuovi e imprevedibili scenari che facilitano notevolmente la restituzione delle somme concordate, per esempio attraverso canali finanziari tradizionali o privati.
Il contratto di "Gestione Patrimoniale Solidale" prevede il versamento, da parte del "gestore" o "comodatario", di un fondo di completamento delle opere previste per l'Ecosistema Residenziale Autosufficiente, da concordare di volta in volta con i proprietari.
Queste somme sono solitamente necessarie per portare a termine uno degli speciali progetti residenziali. all'interno dei quali è inserito l'immobile scelto dallo stesso "gestore".
Sia i "gestori" che i "proprietari devono essere soci della nostra associazione.
Per dar seguito concreto al progetto di cui sopra, talvolta, può essere prevista anche la convergenza contemporanea di più "comodatari". In tali circostanze i versamenti definitivi dei fondi di completamento dovranno essere necessariamente contemporanei, tuttavia le singole prenotazioni preliminari potranno avvenire in modo separato.
Tutte le somme versate alla sottoscrizione dei singoli contratti definitivi sono normalmente restituite, in modo garantito, al termine del contratto, comprensive degli interessi legali maturati.
Nel nostro caso conviene considerare la possibilità di stipulare accordi di reciproco scambio tra fornitori esterni e produttori (residenti dell'E.R.A.), oltre la maggior produzione prevista a livello cautelativo nell'ambito agricolo. Ciò significa che producendo ortaggi o frutta di qualità, si può pensare di scambiare con fornitori convenzionati la plus produzione. Per ciò che riguarda pane e altri semilavorati e prodotti agricoli, si consideri che abbiamo già una scuola interna che prevede, suggerisce e stimola la trasformazione delle diete graduale verso l'uso di prodotti decisamente più sani di quelli che usiamo attualmente (es. stevia al posto dello zucchero, macinato di amaranto al posto della farina, ecc..). La gran parte di queste produzioni e lavorazioni è prevista all'interno dell'ERA e richiede pochissimo tempo aggiuntivo con le giuste attrezzature di lavorazione.
Si consideri che normalmente abbiamo anche la disponibilità di terreni limitrofi per la coltivazione di frutti, legumi e verdure di tipo tradizionale.
Per ciò che riguarda i vegetariani esiste oggi un trend vorticoso riscontrato negli ultimi anni che vede ormai circa 5 milioni di persone su 60 sensibilizzati sull'importanza per a salute di una dieta vegetariana. Abbiamo riscontrato anche che questo "segmento di mercato" si sovrappone quasi esattamente al segmento di mercato compatibile attualmente con gli ERA. La propensione verso abitudini vegetariane è divenuta talmente rapida da preoccupare seriamente le multinazionali di produzione e trasformazione della carne, ormai totalmente interconnesse con le case farmaceutiche. Queste ultime sono ovviamente interessate alle malattie al punto di crearne sempre di nuove per continuare ad incrementare i loro affari ed è per questo che tengono in particolar modo alle loro sorelle che si occupano di alimenti animali. Un primo riscontro dei partecipanti al gruppo di discussione ha considerato, comunque, l'ipotesi di 200 euro mensili assolutamente sottostimata.
L'utilizzo di un auto in un contesto come un E.R.A. non può essere assolutamente raffrontato con un utilizzo tradizionale.
Si consideri, tra l'altro, che la media nazionale indica che l'uso di un'auto occupa meno di 30 minuti al giorno per individuo.
Abbiamo calcolato che un sufficiente numero di auto e mezzi elettrici (o assimilabili), il cui costo è inizialmente a carico dell'Ente proprietario dell'E.R.A. o.di una sua consociata che offrirà i mezzi anche a terzi, riducendo i costi individuali per i residenti, salvo le dovute eccezioni, portandoli praticamente a zero.
Il maggior utilizzo dei mezzi, oltre a quello convenzionato attualmente, verrà addebitato a coloro che ne sentiranno realmente il bisogno.
Ricordiamoci, comunque, che l'uso di mezzi pubblici diventa molto più naturale per i residenti di un E.R.A..
Infine, l'eventuale maggior costo del trasporto, solitamente sarà connesso a maggiori introiti connessi e quindi quasi ininfluente sul valor medio complessivo.
A tutti è data la facoltà di conservare la proprietà di un mezzo nel rispetto di ciò che chiamiamo privacy.
Noi riteniamo assurda e mortificante la modalità d'uso dei mezzi di trasporto in generale che produce 6 milioni di morti all'anno oltre ad altri milioni di handicappati e disastrati temporanei. La civiltà verso la quale siamo diretti propone ben altre soluzioni, molto diverse da quelle attuali, assolutamente più economiche e sicure.
La diffusione degli E.R.A. darà un impulso sostanziale alla trasformazione in atto che sarà necessario far transitare dalle mani delle multinazionali a quelle dei diretti interessati, per esempio tramite le nostre APS...
L'argomento richiede molti altri approfondimenti che avremo cura di riportare in appositoi documenti che saranno pubblicati al più presto.
In una fase di transizione che siamo costretti ad accogliere, nostro malgrado, abbiamo la necessità di transitare anche attraverso redditi di tipo tradizionali, o quasi. Ci saranno utili oltre che per continuare a conservare temporaneamente abitudini "spendarecce" prodotte da un consumismo sfrenato e autolesionistico, anche per sviluppare le reti di E.R.A. che daranno luogo ai successivi Arcipelaghi.
Attraverso queste nuove strutture relazionali (v. podcast n. 12) potremo fare sempre più a meno di queste strategie transitorie fino ad annullarle.
Noi vogliamo che il sistema attuale diventi obsoleto per fatti incontestabili.
Non intendiamo affatto combatterlo e non possiamo certo illuderci di farne immediatamente a meno senza considerare le abitudini consolidate degli individui, nonostante la loro lungimiranza.
Qualche tempo fa abbiamo partecipato ad una conferenza dedicata all'ultima enciclica papale nella quale si discute dell'importanza della salvaguardia dell'ambiente e uno dei relatori (un frate) ha sottolineato come il lavoro sia assolutamente fondamentale per l'uomo confermando che il Vaticano è contrario alla robotizzazione. Forse qualcuno si preoccupa già di perdere rapidamente le proprie pecore in quanto avranno finalmente più tempo per scoprire qualcosa di più di sé stessi grazie al minor lavoro che gli ottunde la mente?
Per questi argomenti ci ripromettiamo di scrivere maggiori approfondimenti che potrebbero scaturire, per esempio, da un incontro aperto tra tutti noi.
Ricordiamo che il win^3 è scontato ma abbiamo prima bisogno di imparare ancora a comunicarlo in modo semplice ed efficace.
Sono certi di riuscirci anche con il tuo aiuto, quindi ti suggeriamo di cimentarti attivamente sulla ricerca degli aspetti positivi di quanto proponiamo e soprattutto di condividerlo con noi.
Per ciò che riguarda i 500.000 euro di valore di un ipotetico piccolo residence aderente ad un E.R.A., abbiamo utilizzato un modo semplice (forse semplicistico), attraverso il quale determinare il valore temporaneo di un bene quando esso offre una sorta di rendita annua (risparmio, in bollette e consumi), riferendoci temporaneamente a un puro investimento bancario.
Facendo riferimento ad un bene immobiliare, infatti, i risultati sarebbero stati molto più entusiasmanti e forse poco credibili.
La formuletta matematica applicata è ovvia, tuttavia siamo ben disponibile ad accogliere altri metodi semplici da comunicare. pur se approssimativi.
In ogni caso, quando parliamo di benefici di un E.R.A., per cautela usiamo valori pari al 50% di quelli riportati nel documento sintetico.
Le osservazioni pervenute fino ad oggi sono abbastanza unanimi e ci confermano tutte che siamo sulla strada giusta.
Facciamo subito chiarezza su questo argomento, in attesa della divulgazione del podcast corrispondente.
Innanzi tutto ti suggerisco di studiare attentamente i contenuti che trovi alla nostra pagina: http://era.ilmondochevoglio.it/pages/gps
unitamente a tutti gli altri contenuti che si riferiscono a un E.R.A. (Ecosistema Residenziale Autosufficiente)
http://era.ilmondochevoglio.it/ e in particolare al nostro primo ERA denominato “Isola 01”.
Cercheremo comunque di sintetizzare la risposta che cerchi nelle righe che seguono.
Partiamo dal presupposto che tu abbia effettivamente la possibilità di partecipare, in qualche modo, per esempio economicamente, al completamento di almeno una delle nostre opere residenziali indipendenti, come Isola 01. Ipotizziamo, a questo proposito, che il tuo contributo sia pari a € "XXX", rispetto a un valore intrinseco (es. 2 volte XXX) del patrimonio che desideri che ti venga affidato in GPS, per un certo periodo di tempo (es. 5 anni). Durante tutto questo periodo, inoltre, supponi di poter utilizzare una serie di servizi (trasporto, energia, formazione, ecc...) e prodotti (es. cibo, acqua, utensili, apparecchiature, ecc...) che ti consentono di garantirti una serena sopravvivenza, senza alcun bisogno di andarti a cercare un lavoro “fuori” dal contesto resdienziale, come accade solitamente oggi. Tutto questo in cambio, per esempio, di un tuo piccolo contributo operativo finalizzato al buon funzionamento di Isola 01.
Poiché avrai temporaneamente bisogno anche di altri servizi e prodotti per soddisfare tutte le altre tue esigenze quotidiane, non direttamente connesse alla tua sopravvivenza (es. abbigliamento, viaggi, vacanze, ecc...), ipotizza che ti venga offerto anche un piccolo "impiego" occasionale nell'ambito dello stesso contesto residenziale in cui si trova Isola 01 (es. assistenza, formazione, produzione) che ti consente di ottenere tuttio ciò che ti serve e, magari, anche qualcosa di più, nelle modalità tradizionali ...
Ad un certo punto il tuo contratto scade o decidi semplicemente di trasferirti.
In questo caso la fondazione o l'ente a cui appartiene “Isola 01” ti restituisce integralmente tutto il tuo contributo iniziale (€ XXX), oltre gli eventuali interessi legali maturati fino a quel momento...
Hai dovuto svendere il tuo tempo in cambio della tua sopravvivenza?
Quanto ti è costata la tua permanenza in Isola 01?
Quanto ti ha fatto “guadagnare” la scelta di partecipare al completamento di “Isola 01”?
Hai deciso tu o qualcun altro il modo migliore per vivere la tua vita durante tutti gli anni in cui hai scelto di vivere in "Isola 01"?
Puoi affermare di essere stato quasi totalmente indipendente dal punto di vista "residenziale" o più genericamente "immobiliare"?
Immagina, ora, cosa accadrebbe se altri E.R.A. vicini o lontani ti offrissero anche ciò che hai dovuto acquistare con il solito denaro (€), in cambio di qualcosa che tu hai potuto offrire con piacere a loro o a qualcun altro, secondo il nostro concetto di "Amministrazione del dono" (http://era.ilmondochevoglio.it/pages/ccd)... Come diventerebbe la tua vita in una tale circostanza?
Gran parte delle risposte a questa domanda sono già disponibili nella pagina http://era.ilmondochevoglio.it/pages/ccd ,
Cercheremo, comunque, di sintetizzare nuovamente i concetti necessari anche in altra modalità.
Ogni Ecosistema Residenziale Autosufficiente (E.R.A.) si identifica attraverso proprie regole di funzionamento "interne", finalizzate alla massima indipendenza da ciò che si trova al suo "esterno".
È ovviamente preferibile che tali "regole", nei diversi E.R.A., siano il più possibile vicine tra loro, ancora meglio se identiche, in modo da facilitare anche gli scambi.
Gli scambi interni ad un qualsiasi E.R.A., quindi, potranno essere regolati, per esempio, da semplici sistemi (digitali o cartacei) di "annotazione", mentre l'amministrazione di questi scambi potrà avvenire anche attraverso un sistema computerizzato "interno" che contabilizzi tutti i "doni" che verranno offerti dai singoli componenti dell'E.R.A. a coloro che avranno effettivamente bisogno di qualcosa che altri saranno in grado di offrire.
Il software di gestione potrebbe permettere a tutti i componenti dell'E.R.A. di visionare sempre l'entità dei doni offerti da ciascuno, tramite l'evidenza di un valore simbolico, denominato CCD, solitamente assegnato da coloro che ricevono gli stessi doni. Questi ultimi saranno tenuti a segnalarli sempre al "sistema centrale" tramite web, sms, app o altro mezzo ritenuto idoneo dalla collettività costituita.
Analogamente ad un comune conto corrente, dal quale ci distinguiamo notevolmente soprattutto per l"assoluta incertezza della restituzione dei doni offerti, le "annotazioni" degli stessi doni potranno essere disponibili su una pagina web, che definiremo "fondo risorse", attraverso la quale evidenziare i valori convenzionali assegnati a ciascun dono offerto o ricevuto. Tale "conteggio" potrà generare una sorta di "saldo" che identificherà simbolicamente la propensione temporanea del "possessore".
Il superamento di determinate "soglie" minime stabilite dalla collettività interessata, potrebbe dar luogo, per esempio, a una serie di inviti, da parte del "sistema centrale", a offrire nuovi "doni" alla stessa collettività o a singoli individui che potrebbero esprimerne il bisogno.
L'eventuale perdurare ingiustificato dell'assenza di tali "offerte", potrebbe dar luogo anche al decadimento della funzionalità del suddetto "fondo risorse" e, in un ultima analisi, anche all'allontanamento degli interessati alla questione.
Possiamo quindi paragonare un tale sistema a una vera e propria emissione di "moneta credito virtuale" da parte di tutti coloro che all'interno di un E.R.A. ricevono un "dono" da qualcuno che a sua volta lo ha offerto.
Nel tempo possiamo già immaginare che un notevole numero di E.R.A. si "riproduca" spontaneamente tanto da consentire una sempre più grande "sintonia" tra loro, in modo da poter offrire prodotti e servizi utili a soddisfare tutti quei bisogni che non potevano essere soddisfatti all'interno dei singoli E.R.A.
Nella fase di transizione che ci porterà verso l'obiettivo appena esposto, ciascun componente dell'E.R.A. potrà offrire, se lo vorrà, tra l'altro, anche ospitalità formativa e informativa a tutti coloro che desidereranno valutare i benefici della nuova proposta sociale, direttamente dall'interno di un E.R.A..
Una tale soluzione, unitamente alle numerose altre offerte facilmente intuibili da parte dei partecipanti a un E.R.A., consentirà, eventualmente, di alimentare una "cassa di compensazione" collettiva dalla quale attingere risorse economiche tradizionali utili anche a continuare gli scambi con l'esterno fino a a riuscire a limitarli al minimo possibile grazie alla costituzione di macro aggregati di E.R.A. che potranno essere in grado di realizzare, in proprio, tutto ciò che necessita.
Per ciò che riguarda l'economia nazionale, nel frattempo, ove fosse possibile, siamo decisamente favorevoli alla realizzazione di progetti concreti, alternativi a quelli tradizionali, del tipo di quelli descritti su www.humaneconomy.it