Introduzione

Benvenuti,
considerando la premessa riguardante le ragioni, che ci auguriamo vivamente tu abbia già ascoltato o letto con attenzione, da questo momento in avanti, ci proponiamo di illustrarti concretamente il nostro progetto di ingegneria sociale, che in buona parte si propone di promuovere la creazione di contesti sociali che fino a ieri chiamavamo “Isole del risveglio e della felicità” (Cyber Island) e che oggi abbiamo volutamente ridefinito "Ecosistemi Residenziali Autosufficienti".

Prima di proseguire, preferiamo precisare che il termine "isola" veniva utilizzato in senso metaforico e mai reale, al fine di identificare soluzioni sociali "separate" dal mare magnum di informazioni e di credenze mendaci, propinate dal Sistema Sociale che fin dalla nostra nascita ci è stato proposto come il migliore possibile.

Questa parte introduttiva, molto sintetica, ha solo la funzione di invitarti a seguire con attenzione e con i tuoi tempi, tutti i passaggi successivi attraverso i quali ti offriremo ulteriori dettagli che ti consentiranno di apprezzare l'importanza del nostro progetto attraverso il quale ti proponiamo un nuovo modello sociale, immediatamente realizzabile, perfettamente integrato con quello esistente.

La nostra soluzione prevede il superamento della gran parte delle difficoltà umane riscontrate fino ad oggi e quindi una modalità di vita più armonica con l'essenza umana che rappresentiamo. Tutto ciò è possibile da subito, semplicemente  attraverso l'acquisizione di nuove consapevolezze e una evoluzione modulare che si adatta praticamente ad ogni contesto umano e territoriale.

Ti invitiamo a partecipare almeno alla divulgazione del nostro progetto e se lo riterrai opportuno anche a partecipare attivamente e in qualsiasi modo, alla realizzazione di quelle soluzioni logistiche il cui stato d'avanzamento è divenuto più visibile di altri.
Ricorda, infatti, che la possibilità di visitare e mostrare a chi ti è più vicino situazioni concrete e ben delineate può facilitare enormemente anche la realizzazione della tua futura "coabitazione indipendente".

Gli argomenti che abbiamo pianificato di divulgare, attraverso questo mezzo, sono riportatati nella descrizione di ciascun capitolo e il relativo elenco sarà aggiornato via via che si presenterà l'occasione.

Durante il nostro percorso informativo e formativo, affronteremo tutti i motivi fondamentali per cui il raggiungimento di ciascuna delle 9 indipendenze che ti proporremo sia divenuta una concreta necessità evolutiva.

La strategia che ti proponiamo è il risultato di un impegno morale nei confronti delle future generazioni. Parleremo anche del come, attraverso la condivisione dei Talenti e l'utilizzo delle tecnologie già esistenti, sia possibile sostituire fin da subito il profitto, il denaro e persino il lavoro, per come siamo stati abituati ad intenderlo, offrendo comunque a tutti una qualità di vita assolutamente migliore dell'attuale.

L'art. 1 della Costituzione Italiana ci racconta che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Ebbene, noi riteniamo che una tale affermazione istituzionale sia assolutamente falsa e che sia stata progettata per nascondere il più aberrante e subdolo strumento di schiavitù mai concepito.

Non è affatto un caso che questa affermazione sia stata inserita nel primo articolo di un atto che dovrebbe essere il più garantista in assoluto di una nazione.
Ma garantista per chi?

Per conoscere la risposta e scoprire come contribuire a migliorare la qualità della tua e della nostra vita, legate allo stesso filo, a partire da subito, ti suggeriamo di seguirci attentamente nel percorso che abbiamo tracciato per te, a piccoli passi, affinché tu possa digerirli con facilità e soddisfazione.

Un'attenta analisi dei fatti accaduti fino ad oggi ci ha portato alla conclusione che pochi individui diabolici sono riusciti a conservare il loro potere per millenni attraverso un perverso passaggio di staffette avvenuto tramite legami di sangue nella nostra totale ignoranza, nonostante i loro subdoli avvertimenti periodici.

Già nel 1995 Jeremy Rifkin analizzava l’evoluzione del lavoro per effetto della tecnologia, dell’informatica e della crescente globalizzazione e, allo stesso tempo le difficoltà, ma anche le opportunità, insite in questa evoluzione. Egli stesso scriveva: “(…) dovendo affrontare un’economia altamente competitiva e volatile, molte aziende stanno riducendo la forza lavoro occupata permanentemente, sostituendola con lavoratori avventizi, in modo da poter aumentare o diminuire il numero di addetti reagendo velocemente alle variazioni stagionali, mensili e persino settimanali delle tendenze del mercato”.

D'altra parte è abbastanza facile constatare che ormai il nostro sistema sociale, fondato sulla crescita dei bisogni percepiti e quindi sul consumismo, costringe tanta gente a lavorare come pazzi per produrre cose per lo più inutili affinché tanti altri siano costretti a lavorare come pazzi per acquistarle...

Il Dalai Lama scrive, a giusta ragione, quanto segue: "Gli uomini perdono la salute per fare soldi, e poi perdono i soldi per tentare di recuperare la salute. Pensano tanto ansiosamente al futuro dimenticando di vivere il presente. Così facendo, non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto."

Richard Buckminster Fuller, eminente scienziato vissuto a cavallo dei due secoli scorsi, invece, precisa che: "Non potrai mai cambiare le cose combattendo la realtà esistente. Cambiare significa costruire un modello nuovo, il quale agisca in modo che il vecchio sia considerato obsoleto."

Gregg Braden, ricercatore indipendente e scrittore di fama internazionale, deduce, invece, che: "La chiave per affrontare le crisi che minacciano la nostra sopravvivenza risiede nella costruzione di partenariati basati sull'aiuto reciproco e sulla cooperazione finalizzata al nostro adattamento ai cambiamenti in atto, anziché nel diffondere accuse e biasimo, che rendono difficile questo genere di alleanze vitali."

Quale sarà la soluzione ottimale per migliorare rapidamente le condizioni precarie in cui versiamo? Noi abbiamo la nostra proposta e siamo certi che sia quella giusta. Seguici e la scoprirai...